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     Oggi il signor Rossi non ha fortuna (5)
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Il signor Rossi viene a casa alle cinque. “Ciao, cara mia!” saluta la moglie. “Mamma mia, che giornata! È stata una giornata terribile! Oggi veramente non ho avuto fortuna,” continua il signor Rossi.
“Ma perché? Che cosa è successo? domanda la moglie.
“Oh, non so dove cominciare. La mattina sono uscito di casa, sono arrivato alla macchina e non ho trovato la chiave nella borsa. Sono ritornato nell’appartamento, ho cercato la chiave dappertutto.”
Hai trovato la chiave?” interrompe la moglie.
 “No. Ho bevuto ancora un caffè e ho fumato una sigaretta. All’improvviso ho visto l’adesivo sulla borsa. ‘Oh, no, è la borsa di Silvia!’ ho detto,” continua il signor Rossi.
“Oh, no. Silvia è andata a scuola con la tua borsa! E poi, che cosa hai fatto?” domanda la moglie.

Sono andato subito alla scuola. Un’insegnante ha detto che Silvia è andata a portare la borsa a casa. Sono ritornato a casa, ma prima sono andato al bar e ho visto Silvia e un ragazzo.”
Incredibile! E che cosa hai detto a loro?” domanda la moglie.
“Non ho detto
niente! Sono andato alla tavola e ho preso la borsa senza dire una parola! Sono stato molto arrabbiato!” risponde il signor Rossi.
“Lo capisco. Ma poi sei andato subito al lavoro?”
“No! La macchina non funziona! Ho chiamato due meccanici, ma nessuno è venuto,” risponde il signor Rossi.
“Che sfortuna! Che cosa hai fatto? Come sei arrivato in ufficio?” domanda la signora Rossi.

Intanto sono arrivati anche Silvia e il suo ragazzo e lui ha telefonato ad un amico che è venuto subito, ma …”
“Allora, lui ti ha portato in ufficio?” interrompe la moglie.
“No, è arrivato un poliziotto e ha domandato al giovanotto se lui ha la patente. Ma lui non ha la patente!!! Così siamo andati tutti alla polizia. Ho spiegato a loro la situazione e finalmente ho chiamato il taxi dalla polizia,” racconta il signor Rossi.
“Allora, sei andato in ufficio in taxi?” domanda la moglie.
“Si, ma lui è venuto molto tardi. Ho aspettato più di venti minuti e siamo arrivati in ufficio solo alle nove e mezzo,” spiega il signor Rossi.”Il capo, meno male, è stato gentile perché il cliente austriaco che è venuto parla italiano.”

“E poi hai lavorato tutto il giorno?” domanda la moglie.
“Non proprio. Ha telefonato il direttore della scuola di Silvia e ha detto che lei non è più brava a scuola e che va a casa già dopo la terza lezione. Ho detto a lui: ‘Va bene, vengo alla scuola verso le tre’.”
“Ma perché Silvia non studia più!?” dice la moglie.
“Probabilmente perché ha il ragazzo e preferisce stare con lui,” risponde il signor Rossi.
Sei andato alla scuola e hai parlato con il direttore?” domanda la moglie.
“Ah, no, ho avuto altri problemi.  Prima di mezzogiorno sono venuti il capo e il cliente e hanno desiderato andare a pranzare con me. Ma io ho preferito andare da solo nella mia pizzeria e ho detto al capo: ‘Grazie dell’invito, ma non ho fame e devo andare alla scuola di mia figlia.’ Ma il capo ha risposto: ‘Lei deve lavorare tutto il pomeriggio, perché abbiamo molto lavoro!’ Così non sono andato alla scuola.”

“Ma sei andato nella tua pizzeria, vero?”
“Si, a mezzogiorno sono andato nella pizzeria all’angolo, ho ordinato una birra e una pizza e quando ho cominciato a leggere il giornale sono entrati IL CAPO e IL CLIENTE!
Così abbiamo pranzato insieme. Il capo ha parlato solo del lavoro, di soldi e dei problemi che ha con la sua famiglia.” racconta il signor Rossi.
“Dei problemi con la famiglia? Che cosa ha raccontato?” domanda la moglie.
“Oh no, sono troppo stanco di raccontare tutto quello che ha detto. Ho visto, però, che sono veramente un uomo felice e contento della famiglia,” risponde il signor Rossi.

tre esercizi

Esercizi

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